
Dall’immagine in evidenza sembrerebbe di trovarsi di fronte a un’opera di grande fascino, un esempio architettonico alternativo nel vasto patrimonio artistico di Capitanata. La prossima visita che abbiamo scelto di farvi vivere tramite il nostro blog ha come protagonista una cittadina molto vicina al capoluogo dauno: Cerignola.
Il Duomo impone la propria presenza nel centro città, stregando l’attenzione di qualsiasi passante, residente o turista che sia, spinto a camminare con il naso all’insù lungo l’omonima piazza. Dedicata a San Pietro apostolo e intitolata anche “Duomo Tonti” dal nome del benefattore Paolo Tonti che donò i suoi averi per l’edificazione della struttura, venne costruita a cavallo tra l‘800 e il ‘900 (alcune fonti collocano l’inizio dei lavori il 29 Giugno 1873) in tufo e pietra di Trani, con tracce di pietre provenienti anche da Bisceglie e Carovigno. Numerosi furono i progetti scartati e accantonati prima della svolta definitiva e dell’avvio dei lavori per la costruzione della tanto desiderata Chiesa che potesse accogliere comodamente la popolazione cerignolana. Oggi, non tutti sanno che il Duomo di Cerignola rappresenta uno dei più grandi edifici sacri del meridione della nostra Penisola.

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L’impianto architettonico, a croce latina, presenta dal suo esterno una facciata con dei rosoni in stile neogotico e al suo interno tre navate con alcuni retaggi neo-romanici. L’ingresso principale è ornato dalla pietra calcarea di Trani ed è sormontato da un grande rosone, mentre le porte laterali sono costituite da numerosi portali con cuspidi. La campata centrale, quella più alta, porta verso le navate laterali che sono illuminate da otto finestre bifore, quattro per lato. Un’interessante curiosità sulla storia di questo gioiello che rispecchia i criteri dello stile gotico è l’esposizione, per 6 mesi l’anno, della tavola della Madonna di Ripalta, protettrice della città, risalente al XIII secolo. La storia narra che questa reliquia fu ritrovata in un antro su di un’alta ripa a picco sul fiume Ofanto.
Questa è soltanto una piccola parte della storia del “Duomo Tonti“, la cui affascinante semplicità ne fa tutt’oggi una delle principali attrazioni della provincia di Foggia.
Fonti:https://www.puglia.com
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