Top
Mark Zuckerberg diventa magistrato romano: Facebook e Instagram censurano Trump

Una censura temporanea degli account dell’ex presidente USA Donald Trump dopo le ultime dichiarazioni

Clima da guerra civile, ordigni esplosivi, armi e 5 morti. Questo è il bilancio dell’assalto del complesso di Capitol Hill a Washington da parte dei sostenitori dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump.

Una situazione assurda e inedita per gli USA, che è stata fomentata, e non condannata, dalle dichiarazioni di Donald Trump divulgate attraverso potenti e collaudate armi di propaganda: i social network Facebook, Instagram e Twitter.

A seguito delle dichiarazioni, Twitter ha deciso di bloccare l’account di Trump e, poco dopo, la stessa decisione è stata presa dal numero uno di Facebook e Instagram Mark Zuckerberg.

Mark Zuckerberg si scopre censore

Monumento funebre di un magistrato romano (Lucera, Museo Civico G. Fiorelli).

Monumento funebre di un magistrato romano (Lucera, Museo Civico G. Fiorelli).

L’algoritmo di Facebook è Instagram ha diverse falle che tendono a censurare opere d’arte con nudi ma ad ammettere contenuti di ispirazione fascista, però, data l’eccezionalità degli eventi, Mark Zuckerberg ha vestito i panni del censore di stampo romano e ha bloccato gli account Facebook e Instagram di Donald Trump “a tempo indeterminato e per almeno le prossime due settimane”.

In epoca romana il censore era una magistratura istituita nel 443 a.C. che si occupava del censimento, di funzioni amministrative, del bilancio dello Stato, dell’imposizione dei tributi e dell’emanazione delle norme per la leva militare, ma anche della redazione delle liste dei senatori con omissione degli indegni.

Infatti questi magistrati col tempo assunsero anche un’autorità morale, con l’incarico di vigilare sui costumi. Essi valutavano la condotta dei cittadini e punivano infrazioni nell’ambito della disciplina militare, degli abusi dei magistrati nei loro ruoli e gli eccessi nel lusso.

Coloro che erano colpiti dall’ignominia venivano espulsi dall’ordine dei senatori e dei cavalieri e venivano posti in una classe inferiore dell’ordinamento centuriato. Potevano anche essere privati dei diritti politici, cioè di voto e di eleggibilità.

La carica durava inizialmente 5 anni, poi ridotta a 18 mesi e, verso la fine della Repubblica Romana, cadde in disuso per essere poi reintegrata con l’imperatore Augusto.

La morale romana

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da tech, comunicazione, cultura (@trawellit)


Nel mondo romano non era difficile trovare nudità nelle statue, come la Venere Pudica (marina o capitolina), conservata al Museo Civico Giuseppe Fiorelli di Lucera. Questo tipo di nudità è dovuto all’uso greco di idealizzare gli eroi e le divinità attraverso la nudità. Infatti la Venere è una copia romana del I – II sec. d.C. dell’originale greco di Prassitele del III sec. a. C.

I romani non accettavano solo “donne nude”, ma anche organi sessuali come seni e peni (spesso associati alla prosperità e alla fortuna).

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da tech, comunicazione, cultura (@trawellit)


Un atteggiamento che, secondo alcuni studiosi, ha avuto un netto cambiamento con l’arrivo della religione cristiana.

 

Le motivazioni del blocco di Mark Zuckerberg

Facebook e Instagram hanno sempre tollerato i contenuti di Donald Trump, perché, dichiara Zuckerberg “in linea con le nostre regole […] Lo abbiamo fatto perché crediamo che il pubblico abbia diritto al più ampio accesso possibile ai discorsi politici, anche quelli controversi”.

Tolleranza che è venuta meno in questi giorni perché “l’attuale contesto è ora profondamente diverso e include l’uso della nostra piattaforma per incitare l’insurrezione violenta contro un governo democraticamente eletto”.

 

Conoscevi la figura del censore? Scrivilo nei commenti.

Se vuoi restare aggiornato sulle nostre iniziative

 

Lascia un Commento