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Carro allegorico "Speranza ultima" foto di FranZ94

Riconosciuto dal MiBACT come “Carnevale Storico” il carnevale di Manfredonia affonda le radici nei riti di epoca romana.

Infatti, anche se Manfredonia ha origine nel medioevo con Manfredi, figlio dell’Imperatore Federico II, la sua popolazione proviene dalla scomparsa città romana di Siponto.

 

I riti romani

Busto di Baccante (Manfredonia, FG) foto di Manfredoniafoto.it

Busto di Baccante (Manfredonia, FG) foto di Manfredoniafoto.it

I riti romani chiamati “Baccanali“, secondo alcuni studiosi sarebbero gli antenati del carnevale.

Derivati dai riti greci, erano celebrazioni in onore di Bacco che si svolgevano tra fine febbraio e inizio marzo e avevano come obiettivo chiedere abbondanza e felicità alle divinità.

Per celebrare la festa, un uomo raffigurante il dio veniva incoronato con grappoli d’uva e sfilava a cavallo o su un carro trainato da buoi bianchi, mentre intorno a lui, uomini e donne cantavano e schiamazzavano.

Spesso i partecipanti che detenevano qualche carica politica importante o ruolo di prestigio, si presentavano ai Baccanali con una maschera a coprire il volto per non farsi riconoscere.

Ad avvalorare l’ipotesi che questi riti si svolgessero anche a Siponto, c’è un busto di Baccante custodito in un armadio nella stanza del Sindaco.

La statua venne rinvenuta negli scavi archeologici effettuati nel 1895 nella zona denominata Fontanarosa, durante dei lavori per la sistemazione di un ponte sul torrente Candelaro.

 

 

Testimonianze del carnevale moderno

Carnevale 1959 -Carro -Geremia e Panciovilla- in corso Manfredi foto di Stato Quotidiano (Manfredonia, FG)

Carnevale 1959 -Carro -Geremia e Panciovilla- in corso Manfredi foto di Stato Quotidiano (Manfredonia, FG)

Testimonianze del carnevale manfredoniano ne abbiamo già nel 1839.

All’epoca l’avvocato e due volte sindaco di Manfredonia Gian Tommaso Giordani scrive a Padre Maria Fania da Rignano questo: “La miseria è vero che regna qui forse peggio che altrove, ció nonostante il nostro carnevale è stato animato piú di quello che ti han dato a credere”.

Pochi anni dopo un’altra testimonianza ci parla di lanci di limoni e arance, proprio come accade in Piemonte col celebre carnevale di Ivrea.

Così scriveva nel 1900 Matteo Carpano: “… Il terzo giorno peró le maschere evitavano il tratto di Corso Manfredi compreso tra via dell’Arcivescovado e via Campanile perchè su di essi si svolgeva il tiro dei limoni e delle arance malandate e dei cartocci di terra bianca, rossa e gialla ….

 

 

Carro Io non ci credo,ma… Carnevale Manfredonia, FG. Foto di Saveriomazzone

Carro Io non ci credo,ma… Carnevale Manfredonia, FG. Foto di Saveriomazzone

Nascita del carnevale moderno

Il vero e proprio carnevale moderno si sviluppa dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale.

Nei primi anni ’50 un gruppo di studenti fautori della festa della matricola, organizzano le prime sfilate con piccoli carri e gruppi spontanei non in concorso.

Nel 1954 ha luogo la prima sfilata di carri allegorici di piccole dimensioni e gruppi mascherati non in concorso.

Nel 1956 il Comitato Carnevale Dauno retto dal rag. Antonio Murgo darà alla manifestazione grande impulso turistico, quello che fino all’anno passato era un’evento che richiamava artisti di fama nazionale e tantissimi spettatori da Foggia e non solo.

Basti pensare che ha avuto testimonial importanti come Mike Buongiorno, Pippo Baudo, Renzo Arbore e Gigi Proietti

Il carnevale al tempo del Covid

Oggi, a causa del virus Covid-19 che ancora preoccupa, non è possibile svolgere canonicamente quella che sarebbe stata la 68° edizione, ma il carnevale si è digitalizzato.

Grazie all’iniziativa “O mia bella mascherina” promossa da “POP – Officine Popolari”, sono state lanciate tante iniziative ed eventi che hanno coinvolto le scuole del territorio ma anche i tantissimi utenti connessi ai quali non manca la voglia di divertirsi e reagire al virus.

 

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