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Teschio Cerignola, Festa dei Morti, Halloween Puglia

Tra il 31 Ottobre e il 2 Novembre si svolgono tradizioni e feste legate al culto dei defunti in tutto il mondo, una delle feste più famose è Halloween, ma vorremmo parlarti di una festa tipica in Puglia: la Festa dei Morti.

Molti spesso associano la Festa dei Morti ad Halloween, in realtà è diversa anche il termine deriva da “All Hallows’Eve” che tradotto significa “Notte di tutti i santi”, cioè la vigilia di Ognissanti, celebrato il 1° Novembre.

La Festa di Ognissanti venne istituita ufficialmente dalla Chiesa nell’anno 840, sotto Papa Gregorio IV, in continuità con la festa pagana di Samhain, il capodanno Celtico, e la festa romana dei Parentalia.

La festa, particolarmente sentita dagli immigrati Irlandesi, appena si diffuse negli Stati Uniti ebbe un enorme successo tanto da entrare nell’immaginario collettivo internazionale, con le decorazioni fatte con la zucca e i dolcetti da dare ai bambini truccati da creature mostruose.

Ma approfondiamo la Festa dei Morti in Puglia.

La Calza dei Morti

La notte tra il 1 e 2 Novembre nel Sud Italia assume un’importanza speciale, con tradizioni sempre celebrate con bambini e dolci.

Infatti sopravvive ancora l’usanza di regalare ai bambini per la Festa dei Morti in la “cavzett de l’anème’i mùrte“ (“Calza dei Morti“).

In questa ricorrenza le anime dei morti tornano a far visita ai propri cari e lasciano in una calza doni per i bambini. Anticamente la calza veniva riempita con frutta di stagione per i bimbi buoni, come melograni, noci, mandorle, castagne, fichi secchi, mandarini.

Oggi la frutta ha lasciato spazio a dolci e cioccolate, ma tra i dolci tradizionali che hanno resistito evolvendosi c’èIl Grano dei Morti” o “Cicc Cutt” o “Grn Cutt”.

Perché la Calza dei Morti?

Alcuni studi antropologici, come quello condotto da Giuseppe Pitrè, hanno rilevato l’origine della tradizione della calza,

Secondo i suoi studi le anime dei morti rubavano ai ricchi commercianti, fruttivendoli e pasticceri per portare qualche dolce regalo ai propri cari.

Alcuni considerano la caccia al tesoro per trovare la calza nascosta una valenza educativa: i bambini apprendono un approccio con la morte realistico, non traumatico.

Sia il contenuto che la forma della calza hanno un preciso significato.

Anticamente al posto dei doli, la calza era riempita di frutta secca e frutta di stagione.

La frutta secca rappresenta simbolicamente la natura che muore perché il suo frutto è racchiuso in un guscio che gli antichi consideravano come una bara.

I dolci erano contenuti in calze di lana che si appendevano in un luogo nascosto della casa e anche queste avevano una simbologia legata alla Festa dei Morti.

La calza, infatti, veniva scelta per rappresentare questo ciclo perché il piede, e dunque la calza, è l’arto più prossimo alla terra. Lo schiacciare la terra dopo la sepoltura rafforza il legame tra il morto e l’arto inferiore.

Ma c’è anche un altro motivo ancora più suggestivo che riguarda il fatto che la calza con i frutti ci ricorda la cornucopia, simbolo di fortuna e di abbondanza

 

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