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Ischitella Puglia Foggia Crocifisso

Se ami i borghi e il mare, non puoi perdere Ischitella. Il paesino in Puglia che ti affascinerà con i suoi vicoli bianchi

La Puglia è una meta turistica richiestissima, ma se sei in cerca di un po’ di pace e tranquillità, ti suggeriamo Ischitella.

Da questo borgo medievale costellato di case bianche, potrai raggiungere facilmente sia il mare che tante altre mete poco conosciute come Cagnano Varano e Vico del Gargano.

Storia

Il nome del paese deriverebbe da “aesculus” (tipo di piante chiamate ippocastagno) poi diventato, “aesculetum”, “aescletum”, ischieto.

Le prime notizie di Ischitella risalgono al 970, anno in cui l’imperatore Ottone I ne ordinò la liberazione dai musulmani che vi si erano asserragliati.

Il primo documento storico in cui si nomina Ischitella è una Bolla del Papa Stefano IX del 1058.

Nel 1158 era già un centro di una certa importanza con un suo monastero e due chiese.

In un documento del 1225 Ischitella è chiamata “Castrum”, e questo termine fa pensare ad un luogo fortificato.

Monumenti e luoghi di interesse

Chiesa di Sant’Eustacchio

Ischitella, Puglia, Foggia, Sant'Eustacchio

Fu eretta dalla famiglia Pinto, feudatari di Ischitella, nel 1714.

Precedentemente dedicata a San Michele Arcangelo, presenta sulla facciata due nicchie contenenti le statue di Sant’Eustachio e San Pasquale, e al centro, in alto quella dell’arcangelo Michele.

All’interno è possibile ammirare le 4 tele dell’artista napoletano Gennaro Abbate e le statue di Sant’Eustachio, Santa Teopista, Sant’Agapito e San Teopisto.

Tra la chiesa e l’antico Palazzo Pinto, oggi Ventrella, esiste ancora il passaggio segreto che permetteva alla famiglia di recarsi a pregare.

Sant’Eustachio, patrono di Ischitella, viene festeggiato il 20 Maggio.

Convento di San Francesco d’Assisi

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All’interno della chiesa, costruita più tardi rispetto al convento, nel 1400, vi sono opere del XVIII secolo.

Segnaliamo le tele dell’Adorazione dei Pastori e della Crocifissione dipinte dal pittore napoletano Gennaro Abbate e il monumento funebre in pietra in onore di Luigi Emanuele Pinto, la cui famiglia ebbe in feudo Ischitella dal XVII secolo.

Secondo la tradizione, l’origine del convento sarebbe dovuta a San Francesco stesso, che, trovandosi qui di passaggio diretto al Santuario di Monte Sant’Angelo, pregò in una cappella e davanti a questa espresse al Signore il desiderio che qui fosse costruito un suo convento.

Il santo infisse nel terreno il suo bastone da pellegrino, il quale iniziò a germogliare; Satana, adirato, avrebbe sradicato l’albero, ma il Santo, tornato, lo avrebbe ripiantato a rovescio, per confondere il maligno, e anche le radici sarebbero miracolosamente fiorite. L’albero si può ancora ammirare davanti al convento.

Chiesa del Crocifisso di Varano

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I documenti più antichi risalgono all’inizio del sec. XVI e ci mostrano una chiesa piccola ma dotata di discrete rendite derivanti da proprietà fondiarie e insignita del titolo abbaziale.

Già i primi documenti ci fanno conoscere l’esistenza di un Crocifisso miracoloso che viene portato in processione in occasione di pubbliche calamità e specialmente quando i raccolti sono in pericolo per la siccità o per il gelo.

La devozione al Crocifisso, una statua lignea policroma del 1300, venerata da secoli dagli abitanti di Ischitella, nel tempo si consolidò e divenne patrimonio di Ischitella e dei paesi vicini, in particolare di Cagnano e di Carpino.

Sottostante troviamo il sito della cittadina medioevale di Bayranum, già spopolata nel Cinquecento e oggi scomparsa. Di essa possiamo solo osservare il brandello di muro costruito nel 1225 insieme alle due torri in località Torre Varano.

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fonte: Gianluca Giambattista

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